“Prendere la compressa dopo i pasti” e qui nasce il dubbio: ma dopo i pasti cosa vuol dire? Appena ho finito di mangiare o dopo qualche ora? E se sul foglietto c’è scritto “prima dei pasti” quanto devo aspettare poi prima di sedermi a tavola?
Spesso si pensa che il problema delle interazioni fra farmaci e cibo sia limitato al momento migliore per assumere il farmaco, mentre in realtà anche la scelta di cosa si mette nel piatto ha la sua rilevanza. Sia i cibi che le bevande possono interagire sull’assorbimento di un farmaco, annullare la sua efficacia, andare a potenziare un effetto collaterale o la tossicità, oppure creare effetti indesiderati, potenzialmente anche gravi.
Nel foglietto illustrativo del farmaco, oppure fra le raccomandazioni che vi ha fatto il vostro medico, potete trovare alcune indicazioni relative alle tempistiche di assunzione del farmaco e alle sue possibili interazioni con altri farmaci o con cibi e bevande: prestare un minimo di attenzione a quello che mangiate durante una terapia farmacologica, vi aiuterà a renderla più efficace, riducendo i possibili effetti collaterali.
L’Agenzia Governativa del Farmaco ha appena pubblicato il documento aggiornato riguardante le interazioni fra farmaci, cibo e momento di assunzione.
Prima o dopo i pasti?
L’effetto di alcune medicine cambia a seconda del fatto che siano assunte a stomaco pieno o a stomaco vuoto: possono, fra le altre cose, agire più rapidamente o più lentamente. Alcuni farmaci possono provocare dei disturbi a livello gastrico: in questo caso è consigliabile assumerli dopo i pasti.
Se avete dei dubbi sulle interazioni fra il cibo e i farmaci che state assumendo, oppure volete sapere se sia meglio prendere la medicina prima, durante o dopo i pasti, non esitate a chiedere al farmacista di fiducia: saprà consigliarvi per il meglio.